Redazione Adempia

Viviamo in un'epoca in cui la tecnologia ha permeato e si è intrufolata in gran parte della nostra vita e delle nostre attività quotidiane. In alcuni casi non se ne può proprio più fare a meno, in altri invece riveste il ruolo di strumento che facilita l'esecuzione di compiti e azioni che comportano uno sforzo. C'è poi una parte di tecnologia che viene in soccorso al rispetto e alla garanzia della nostra sicurezza, proprio come lo spioncino digitale.
Cos'è lo spioncino digitale?
Questa è una soluzione moderna e innovativa sotto diversi punti di vista per aumentare la sicurezza domestica perché grazie a uno schermo, una videocamera e anche una connessione Wi-Fi per alcuni modelli, gli spioncini digitali permettono di monitorare chi si presenta alla porta anche da remoto, quando siamo lontani da casa. Un vantaggio non da poco per essere sicuri che nessuno si comporti in modo irrispettoso o illegale nei confronti della nostra proprietà privata.
Tuttavia l'utilizzo degli spioncini digitali che in prima battuta sono stati paragonati a una videocamera ha suscitato non pochi dubbi in termini di legalità e soprattutto rispetto della privacy. Andiamo allora a vedere cosa dice la legge sul tema spioncini digitali e privacy.
Approfondimento: https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/2680240
Lo spioncino digitale è legale? Cosa dice la legge e la normativa sulla privacy
Chiedersi se sia legale o meno installare sulla propria porta uno spioncino digitale è normale. In ambito condominiale questo strumento può essere liberamente installato a patto che si comporti "come l'occhio umano". Nello specifico viene considerato conforme alla legge se l'angolo di inquadratura rispetta esattamente quello che avrebbe il nostro occhio ad uno spioncino classico. In questo caso, a livello prettamente legale, non vi sono problematiche.
Spioncino digitale e GDPR: quali dati vengono trattati e quando serve il consenso
La situazione cambia però notevolmente quando lo spioncino digitale non si comporta come un "prolungamento del nostro sguardo". Se, infatti, ha la possibilità di registrare sia video che audio entra in gioco il GDPR.
Chi installa questo particolare spioncino diventa quindi un titolare di trattamento dei dati personali e, di conseguenza, deve garantire che i dati personali raccolti siano conservati in modo sicuro. Inoltre, è opportuno considerare che è fatto divieto di installazione di impianti di videosorveglianza privati che vadano a riprendere aree comuni o aree private di altri condomini è invece consentita l'installazione di impianti di videosorveglianza la cui inquadratura di ripresa riguardi solo lo spazio privato, evitando altre porte o spazi comuni anche attraverso le funzioni di offuscamento dell'immagine videoripresa.
Ricapitolando insomma quando lo spioncino digitale si trasforma o viene utilizzato come una videocamera di sorveglianza la normativa cambia ed entra in gioco il rispetto delle leggi e delle regole del GDPR. In tutti gli altri casi, una volta rispettata l'angolatura, lo spioncino elettronico rispetta la privacy altrui e ci permette di sentirci più al sicuro, anche quando siamo lontani da casa.